In L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, la regia è affidata a Geppy Gleijeses, che ripropone una commedia classica con uno sguardo contemporaneo. Sul palco recitano Giorgio Lupano, Lucia Poli, Maria Alberta Navello, Luigi Tabita. La pièce gioca sul doppio, sull’inganno e sulle identità ambigue: la società vittoriana diventa teatro delle apparenze, dove il “nome giusto” nasconde verità (o finzioni). La struttura è raffinata, l’ironia sottile, e riflette su quanto – ieri come oggi – convenzioni e aspettative condizionino i passi che facciamo.
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