San Vito Jazz

San Vito Jazz celebra quest’anno la sua diciannovesima edizione. Una edizione che rinnova il rito del concerto, del ritrovarsi di una comunità umana per vivere insieme l’esperienza dell’ascolto. Iniziamo con un tributo ad un musicista leggendario: Lou Reed. Il Re di New York sarà omaggiato con una rilettura personalissima del suo repertorio da parte del Leaping Fish Trio composto da tre musicisti tra i più originali del panorama jazzistico italiano. Una apertura all’insegna dell’attraversamento dei generi. Chi ci segue sa che dedichiamo sempre il giusto spazio ai musicisti del territorio regionale e quest’anno siamo particolarmente orgogliosi di presentare il Quintetto Ghirardini, fresco della pubblicazione del suo primo, e davvero notevole, lavoro discografico. Ci saranno a seguire due concerti uniti dallo sguardo sulla musica latinoamericana. Non abbiamo però scelto di percorrere i soliti sentieri ma di avventurarci attraverso nuovi territori. Il pianista cubano Aruàn Ortiz presenterà la sua personale meditazione sui ritmi afro-caraibici, una originale e affascinante sintesi tra percussioni cerimoniali e avanguardia jazz. Il trombonista Mauro Ottolini avrà il compito di concludere la rassegna con la festa multicolore Nada Mas Fuerte, un repertorio di canzoni e musiche poco frequentate che ci farà scoprire, grazie alle doti solistiche del leader e alla voce di Vanessa Tagliabue Yorke, un affascinante mondo di musica struggente e gioiosa.

Un caro amico, il musicologo Stefano Zenni, ha indicato come una delle caratteristiche auspicabili di un buon Festival quello di essere “un racconto o meglio, un intreccio di percorsi tra le musiche che accresca la consapevolezza della forza della cultura.” E ha ricordato che “programmare un festival con questi criteri è anche un atto politico”. Ci piacerebbe, al termine di questa diciannovesima edizione, poter dire di essere riusciti ad assolvere a questo impegno. 

Buon Jazz a tutte e a tutti!
Flavio Massarutto